Il Senato di Piemonte

Il Senato di Piemonte era il supremo tribunale dello stato sabaudo e non deve essere confuso con il Senato del Regno, uno dei due rami del Parlamento, la Camera di nomina regia istituita con lo Statuto del 1848.
Del Senato di Piemonte ho considerato soprattutto le sentenze di condanna a morte, con la ricostruzione di clamorosi episodi di cronaca "nera" realmente avvenuti in Piemonte a partire dal 1814 fino al 1848, ed anche casi meno gravi ma comunque significativi.

Il Senato di Piemonte

Notizie sul Senato di Piemonte

Il Palazzo di Giustizia o Palazzo della Curia Maxima di Torino (Articolo su "Mole24")

Silvio Pellico conversava con la signora Pantoni? (Articolo su "Mole24")

L'ultimo impiccato e lo studente (Articolo su "Mole24")

Luigi Pantoni, nipote e boia maldestro (Articolo su "Mole24")

Il boia Luigi Pantoni, la sua bella moglie e l'ufficiale (Articolo su "Mole24")

L'impiccato resuscitato a Torino (Articolo su "Mole24")

L'impiccato resuscitato a Torino: chi lo ha assistito? Due Santi torinesi in competizione (Articolo su "Mole24")

L'impiccato resuscitato all'ordine del giorno del Parlamento Subalpino (Articolo su "Mole24")

Ghigliottina batte forca per 14 a 11 (Articolo su "Mole24")

L'impiccato resuscitato: ultimo atto: (Articolo su "Mole24")

Giorgio Orsolano, la Jena di San Giorgio

La Jena di San Giorgio può essere inserito a pieno titolo fra i miti dei canavesani: rappresenta il primo serial killer italiano.

Leggi la scheda.

Le  feroci malefatte in Provenza di Antoine Galetto, nipote della ‘Jena’

Giorgio Orsolano è il primo serial killer italiano, non Vincenzo Verzeni! Leggi l'articolo di Fausto Bassini che fornisce  interessanti ed inedite precisazioni su questo omicida bergamasco.

Le feroci malefatte in Provenza di Antoine Galetto, nipote della 'Jena'

Articolo da "Il Canavesano 2012"

Leggi la recensione di Roberto Gremmo 

Donne criminali canavesane: la ladra di "arbarelle" e la moglie "iraconda" (Castellamonte, 1838 - Candia, 1839)

Sono descritte nel mio articolo: Due donne criminali di Castellamonte e di Candia. La ladra di arbarelle e la moglie iraconda, Canavèis n. 20, Primavera Estate 2012, Cumbe Edizioni, Salassa, 2012, pp. 65 - 66.

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Le malefatte di Domenico Andriano di Roddino (1827 - 1829) e di Giacomo Castella (1830)

Le malefatte di questi due scatenati malfattori delle Langhe sono raccontate nei miei articoli:

Domenico Andriano di Roddino, LANGHE. Cultura e territorio, n. 5, primavera-estate 2011.

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Montelupo, 1830. Il micidiale Giacomo Castella, surnomato Giaclet, LANGHE. Cultura e territorio, n. 4, settembre 2010, pp. 27-29.

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Il cognato depezzato (1843)

Colombano Piano, del vivente Giuseppe, di Monasterolo, contadino di trentadue anni, è accusato di barbaro, proditorio e premeditato assassinio del soldato disertore Giovanni Antonio Berretta di Lisio, suo cognato. L’assassinio è stato commesso con la complicità con due individui, nella notte del 7 gennaio 1843, sulla strada che unisce Pamparato a Monasterolo, in vicinanza di Monasterolo e nei pressi del rio detto “della feja”.

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Una minestra a base di cicuta - Denice, 1837

Il procedimento giudiziario contro Maddalena Grappiolo inizia dopo la morte del marito della donna, Giovanni Robba, avvenuta a Denice, dove la coppia risiede, il 26 maggio 1837: nella mattina, l’uomo ha mangiato una minestra che la moglie gli ha preparato e, poche ore dopo, è morto.

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Matteo Millet, l'avvelenatore di Etroubles (1823)

E' il 7 dicembre 1823. Siamo a Etroubles, nella casa del notaio Dionigi Mugnier. Al mattino, Maria Sofia, figlia del notaio, va in cucina a preparare il latte per la colazione del padre. Lo pone a scaldare sul fuoco in un vaso di metallo. Prima di portarlo, o di farlo portare al padre, lo assaggia.

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