Libri True Crime

Terrorismo acido, di Roberto Ferlicca

Terrorismo acido, di Roberto Ferlicca, Editore Greco e Greco, Milano, 1991.

Questo libro intitolato “Terrorismo acido” ricostruisce lo scandalo del vino al metanolo, avvenuto nel 1986.
È stato scritto da Roberto Ferlicca, figlio di Valeria Zardini, una delle vittime che ha perso la vista nel marzo 1986.
Roberto Ferlicca è il presidente dell’associazione “Vittime del Metanolo” che si batte per ottenere un risarcimento alle famiglie.
La copertina del libro

GIORNATE DI SANGUE A TORINO

GIORNATE DI SANGUE A TORINO. Settembre 1864: la città non è più capitale, di Francesco Ambrosini

Nel settembre 1864, improvvisamente, Torino non è più capitale. Il governo ha concordato di nascosto con Napoleone III di spostarla a Firenze, non a Roma (contro il voto del parlamento Italiano) per non compromettere il potere temporale del Papa.
Tutti sono stati tenuti all’oscuro fino all’ultimo momento e i torinesi, scesi nelle strade a protestare pacificamente, diventano vittime di una criminale repressione. Per due giorni, uomini, donne e ragazzi vengono attaccati e poi presi a fucilate dalle forze dell’ordine.

È una strage, con più di 50 morti e tre volte tanti feriti. Ma come è stato possibile e di chi furono le responsabilità? A distanza di 150 anni, il libro dà voce ai testimoni di allora, ricostruisce i fatti e li inquadra negli avvenimenti in Italia e in Europa. Emergono la realtà della Torino di quel tempo, le condizioni di vita dei suoi abitanti e il difficile avvio di nuove prospettive di lavoro e di sviluppo (Editrice Il Punto Piemonte in Bancarella, Torino, 2014).

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Presentazione al Circolo dei Lettori

Presentazione alla Libreria Feltrinelli

Presentazione alla Biblioteca Civica di Torino:
mercoledì 8 ottobre, ore 18:00 (via della Cittadella n. 5, Spazio Incontri, Consultazione 1, piano II)

Le "Vere Storie Nere" di "Torinoir"

Il sito dell’associazione culturale “Torinoir” contiene anche la Rubrica “Vere Storie Nere” , dove si trovano ricostruzioni “d’Autore” di recenti episodi criminali avvenuti a Torino e in Piemonte.

La maledizione dell’aspirante scrittore, di Giorgio Ballario
La storia di Daniele Ughetto Piampaschet, accusato, nell’estate del 2012, di aver ucciso la sua ex amante. Piampaschet avrebbe raccontato il suo delitto in un racconto. È stato assolto.

Uomini che sparano, uomini che muoiono: sangue a Barriera Nizza, di Andrea Monticone
Ricostruisce due episodi, il ferimento avvenuto nel 1998 di una ragazza coinvolta in una sparatoria di malavitosi e l’uccisione di due parcheggiatori abusivi avvenuta nell’aprile 2014.

Il mostro di Torino, di Fabio Girelli
Dedicato a Maurizio Minghella, definito il “Mostro di Torino”.

Fantasma di donna, di Patrizia Durante
Ricostruisce la sparizione di Marina Di Modica.

Il mummificatore di Settimo Torinese, di Massimo Tallone
Un uomo di quasi sessanta anni ha tenuto in casa, per molti mesi, il cadavere del padre.

La mummia nel lago, di Giorgio Ballario
Ricostruisce il delitto noto come il caso della «mummia di Avigliana»: un marito viene avvelenato dalla moglie, la quale, con la collaborazione del figlio, si disfa del cadavere, strettamente fasciato con nastro adesivo da pacchi, gettandolo nel lago Grande di Avigliana, da dove viene ripescato nella mattina del 7 dicembre 1990. 

Un omicidio senza colpevoli, di Claudio Giacchino
Ricostruisce l'uccisione di Martine Beauregard nel giugno 1969

Una tomba di fango nel Po, di Andrea Monticone
Ricorda l'uccisione a Torino di Andrea Sardos Albertini, l'11 giugno 1981

Un delitto assurdo, di Claudio Giacchino
Ricostruisce l'assassinio di Carmine Civitate eseguito a Torino, in via Paolo Veronese, da esponenti di Prima Linea il 18 luglio 1979  

In attesa di resurrezione, di Patrizia Durante
L'inquietante caso della mummia di Borgo San Dalmazzo (28/10/2013)

Un uomo in fuga, di Rocco Ballacchino
Liberamente tratto da “Ombre, coltelli e scheletri. Due secoli di Torino noir” di Milo Julini (2014) 

TORINO NOIR. Crimini e misfatti dell'800 Sabaudo

TORINO NOIR. Crimini e misfatti dell‘800 Sabaudo, di Renzo Rossotti, Yume Edizioni, Torino, 2014. 

Il libro presenta una fascetta con questa ambiziosa, ma anche impegnativa, scritta: "Le più oscure vicende criminali della nostra storia"... nientepopodimeno! (guarda qui)

 

Novembre 1896.Una tragedia tronzanese

Massimo Borro, Novembre 1896. Una tragedia tronzanese, Punto Grafico, Tronzano V.se, 2013.

Viene ricostruito un duplice omicidio commesso a Tronzano Vercellese, nella notte dal 19 al 20 novembre 1896, nel campanile della Chiesa di San Pietro. 

Filippo Curletti Un criminale al servizio di Cavour

Filippo Curletti. Un criminale al servizio di Cavour, di Daniele Bua, Edizioni Simple, Macerata, 2013.

In questo libro, partendo dalle "Rivelazioni" di J.A, si è cercato di mettere a fuoco la figura, poco nota, del criminale Filippo Curletti, un funzionario della polizia politica del Regno di Sardegna al servizio anche dei governi provvisori filopiemontesi del 1859-1860. Quest'uomo che "contribuì a fare l'Italia" potrebbe essere ricordato insieme ai numerosi e celebrati eroi del Risorgimento, ai personaggi che fecero ricorso ai suoi servigi, se non fosse che, nel corso di un processo svoltosi a Torino, risultò addirittura essere colui che impartiva gli ordini e forniva le indicazioni ad una banda di feroci criminali. Analizzare le sue vicende giudiziarie, la sua spregiudicata attività di agente segreto, consente di vedere il processo d'unificazione sotto una luce diversa, meno gloriosa, ma più credibile.


Presentazione dell'Autore, nel suo sito
 

Controstoria del Vercellese nel Risorgimento

Controstoria del Vercellese nel Risorgimento. Le campagne piemontesi dell'Ottocento fra guerre, briganti e miseria, di Roberto Gremmo, Edizioni Storia Ribelle. Leggi la presentazione

La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoia

Francesco Mario Agnoli
La vera storia dei prigionieri borbonici dei Savoia
Il Cerchio edizioni, 2013

Il commento di Roberto Gremmo 

I soldati borbonici rinchiusi nel forte di Fenestrelle

Alessandro Barbero, I prigionieri dei Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle, Laterza, 2012.

La recensione di Corrado Stajano apparsa su “Il Corriere della Sera” dell’11 ottobre 2012 con l’eloquente titolo “Il mito del «lager dei Savoia». Lo sterminio dei militari napoletani è un’invenzione dei neoborbonici” ha fatto molto discutere anche per l’uso di termini piuttosto forti come “dissennati nostalgici neoborbonici” e “assatanati neoborbonici”.

Una mia (sommessa) considerazione.

Il commento di Roberto Gremmo

Bossuto J. e Costanzo L., Le catene dei Savoia, Piemonte in bancarella, Torino, 2012, con prefazione di Alessandro Barbero e postfazione di Claudio Sarzotti.

Francesco Mario Agnoli, La vera storia dei prigionieri borbonici dei Saavoia, Il Cerchio, Rimini, 2013.

Giacu Cayenna

Giacu Caienna, la cui fama ha superato i confini del piccolo paese natio, Ostana, ai piedi del Monviso, nel 1923 emigra in Francia con la famiglia in cerca di lavoro. Nel 1926 si macchia le mani del sangue di un altro uomo, emigrato come lui, che uccide involontariamente durante una lite per futili motivi.
Inizia così la sua discesa all’inferno: Giacomo viene condannato a dieci anni di lavori forzati e dopo due anni di detenzione nelle carceri francesi viene inviato al bagno penale di San Lorenzo del Maroni, nella Guyana francese.

Vedi al sito: GIACU CAYENNA

Una vicenda analoga, di alcuni anni prima, è quella di Desiderio Trabucco, il "Papillon" di Bairo Canavese, narrata nel DVD "Desiderio: histoire d'un bagnard" di Alberto Cerini, Fabrizio Romano e Walter Ruffatto (Italia, 2009).

Intrighi d'Italia

Intrighi d’Italia. 1861-1915. Dalla morte di Cavour alla Grande guerra: le trame nascoste che non ci sono sui libri di storia, di Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, Milano, 2012.Milano, 2012.
In questo libro sono due i casi di true crime riguardanti Torino: la morte misteriosa di Camillo Cavour e la "strana" morte del generale Alberto Pollio a Torino, il 1° luglio 1914. 
Il libro di Fasanella e Grippo parla di nuovo di una "uccisione" di Cavour.
Leggi qui le mie considerazioni.

Nel 2011 la morte di Cavour è stata considerata anche da Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri,  con accuse di malasanità del Regno Sardo, il tutto per criticare lo Stato Pontificio e per lamentare una nefasta ingerenza sulla ricerca scientifica oggi esercitata dalla Chiesa. Le osservazioni di Remuzzi si basano sulla lettura del “Lancet” del 1861.

L’articolo di Remuzzi è apparso sul “Corriere della Sera” e su “Lancet”, dove è stato molto opportunamente contestato da G. Cesana e F. Agnoli per quanto concerne le accuse di oscurantismo rivolte alla Chiesa: Remuzzi G., Ethical disputes still beset Italian medicine 150 years after Count Cavour’s death, Lancet, 2012; 379, pp. 1068-1073.

Si tratta di due diversi approcci alla questione "morte di Cavour".

Il dottor Giuseppe Remuzzi mira ad evidenziare gli errori dei medici torinesi per innestarvi una serie di polemiche, sul passato ma soprattutto sul presente.

Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, si basano sulle relazioni inviate a Londra dall’ambasciatore Hudson da Torino per giungere ad una affermazione di “omicidio” preparato da una congiura inglese le cui motivazioni, sinceramente, non ho completamente percepito.

Leggi la recensione di Roberto Gremmo su IL NORDOVEST 7-12-2012


1861. La storia del Risorgimento che non c'e' sui libri di scuola

Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, 1861. La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di scuola, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 2010.

L’Italia non è cambiata. È diventata quello che oggi è perché è nata così ed è stata raccontata in un certo modo. La retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia per centocinquant’anni. E così, se oggi si vuole capire questo Paese “malato”, affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita. E ciò che fa questo libro, andando a riannodare un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l’Unità fu prima realizzata e poi gestita. Il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l’opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c’è. Anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi è irrimediabilmente colpevole. Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, dopo aver illuminato nei loro lavori precedenti le zone d’ombra del nostro dopoguerra, con quest’opera sono ripartiti dall’inizio e hanno raccontato ciò che per troppo tempo è stato indicibile. A questa presentazione ufficiale, voglio aggiungere che gli Autori, quando narrano la vicenda del processo Cibolla e dello scandalo Curletti, citano ampiamente il mio libro “Poliziotti e propalatori nel Piemonte sabaudo. Il caso Cibolla. 1860-1861”, Torino, 1988.

Risorgimento disonorato

Lorenzo Del Boca L., Risorgimento disonorato, UTET, Torino 2011.

Il 2° capitolo è dedicato a Vincenzo Cibolla ed il 3° a Filippo Curletti.

Come già Fasanella e Grippo, Del Boca, quando narra la vicenda del processo Cibolla e dello scandalo Curletti, cita ampiamente i libri Poliziotti e propalatori nel Piemonte sabaudo di Milo Julini e Amor di Patria di Diego Novelli. Il secondo, considerato un’ineccepibile fonte storica, ha indotto alcuni errori…

L'incendio del Cinema Statuto (domenica,13 febbraio 1983)

Patrizia Durante e Gabriele Galvagno, Statuto. La memoria perduta – 13 febbraio 1983, Ennecicommunication, Torino, 2013.

“Sale per la capra” documentario di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco, prodotto nel 2012 da DINAMOVIE (60 min.).

Briganti e brigantesse in Piemonte

Briganti e brigantesse in Piemonte di Mario Reviglio, Il Punto, 2012.

Indice

Capitolo 1 BRIGANTI E BANDITI
Capitolo 2 I BRIGANTI NELL'IMMAGINARIO POPOLARE RACCONTI E LEGGENDE
Capitolo 3 BRIGANTI DI FINE SETTECENTO
Capitolo 4 LA SITUAZIONE POLITICA IN PIEMONTE TRA SETTECENTO E OTTOCENTO
Capitolo 5 MAJNO DELLA SPINETTA IL BRIGANTE AMATO DAL POPOLO
Capitolo 6 LA BANDA DI NARZOLE FEROCIA E OMICIDI CAMUFFATI DA LOTTA POLITICA
Capitolo 7 FRANCESCO DELPERO IL BRIGANTE DEL ROERO
Capitolo 8 LA BANDA ARTUSIO
Capitolo 9 PIETRO MOTTINO IL BRIGANTE E GENTILUOMO
Capitolo 10 LE DONNE ED IL BRIGANTAGGIO LE BRIGANTESSE PIEMONTESI
Capitolo 11 LE BRIGANTESSE MERIDIONALI CHE COMBATTERONO CONTRO I PIEMONTESI
Capitolo 12 LA MALA NELLA TORINO DELL'OTTOCENTO
Il Borgo Moschino
Capitolo 13 LA IENA DI SAN GIORGIO GIORGIO ORSOLANO IL PRIMO SERIAL KILLER
Capitolo 14 FRANCESCO DEMICHELIS DETTO 'L BIONDIN L'ULTIMO BRIGANTE DELL'ETÀ ROMANTICA
Capitolo 15 CESARE LOMBROSO E L'ANTROPOLOGIA CRIMINALE
Capitolo 16 LA STORIA DEL BANDITO E DEL CAMPIONE SANTE POLLASTRI E COSTANTE GIRARDENGO
Capitolo 17 LA STRAGE DI VILLARBASSE L'ULTIMA CONDANNA A MORTE IN ITALIA
Capitolo 18 PIETRO CAVALLERO E SOCI GLI ULTIMI BANDITI
BIBLIOGRAFIA

Maria Teresa Novara

Rosso Lorenzo, Prigioniera di un cretino. Storia di Maria Teresa Novara, EDI.DE.GI., Agrigento, 1996.

Rosso Lorenzo, Prigioniera di un cretino. Storia di Maria Teresa Novara, seconda edizione, Sintesi, Agrigento, 1999.

Lorenzo Rosso, 41 anni nel 1996, vive da anni in Sicilia, è corrispondente dell'ANSA, di origine piemontese ha conosciuto Maria Teresa da bambino perché i nonni abitavano a Villafranca ed erano vicini di casa e compagni di giochi. Rosso pensa anche di realizzare uno sceneggiato televisivo (La Stampa, 18-5-1996). Su La Stampa del 19-5-1996: le reazioni della famiglia, il ricordo di cronisti che avevano seguito le indagini e la notizia che il caso del rapimento di Maria Teresa era stato considerato nella tesi di laurea "Delitti contro l'incolumità individuale nell'Astigiano" dell'avvocato Alberto Pasta.

Si è parlato (luglio 1990) di un libro che doveva essere scritto da Mario Bozzola, all'epoca giudice istruttore del Tribunale di Asti, ma che a quanto pare non è stato pubblicato.

Adelina Saffirio, Maria Teresa Novara, romanzo, Milano 1970.

Maria Lina Veca, La testa del'Idra, con la collaborazione di Stefano Cattaneo, Prefazione di Nino Marazzita, Introduzione di Patrizia Di Carlo, Sensibili alle foglie editore, Carrù, 2011.

Stefano Cattaneo (vedi al sito Alidicarta.it)

La "morte misteriosa" del generale Alberto Pollio

Il generale Alberto Pollio (Caserta, 1952-Torino, 1914) capo di Stato Maggiore dell'Esercito italiano, morì a Torino, all'Hotel Turin Palace il 1° luglio 1914.    

Giovanni d'Angelo, La strana morte del Tenente Generale Alberto Pollio, Gino Rossato, Valdagno (VI), 2009.

Giovanni d'Angelo è il nipote abiatico del tenente colonnello del genio Vincenzo Traniello che assistette alla morte del generale Pollio. Dal suo libro emerge una "quasi certezza" che Pollio sia stata uccisa.

La "morte misteriosa" del generale Pollio è stata ripresa da Fasanella e Grippo nel loro libro "Enigmi d'Italia", al Cap. 9 Due iniezioni di oppio per "addormentare" il generale Pollio, l'ultimo irriducibile triplicista. (La guerra di spie e l'assassinio negato del generale Pollio).

Oltre che sul tenente Cesare Giriodi di Monastero, ufficiale d'ordinanza del generale Pollio, i sospetti di Giovanni d'Angelo e di conseguenza di Fasanella e Grippo si concentrano sul medico civile Carlo Quadrone (1875-1955), medico di casa Giriodi e Primario della Divisione di Medicina Generale all’Ospedale Maria Vittoria. Nel 1936, presso questa Divisione, il dottor Catullo Fiorio aprì il primo reparto ospedaliero italiano per diabetici con annesso ambulatorio.

Alcune notizie sul dottor Carlo Quadrone.

Alcune annotazioni.

Le inchieste del brigadiere Soro

Claudio Cerasuolo, Delitti d’autore, Ivrea, Priuli & Verlucca, 2002.
Cerasuolo ha tratto dagli archivi tre storie vere di inizio ‘900 e le ha raccontate mettendo in scena, con qualche volo di fantasia, i personaggi del capo della mobile Falzoni, del brigadiere Soro e del giornalista Cini.

La scomparsa di Marina Di Modica

Angelo Caroli, Patrizia Durante, Fantasma di donna. Marina Di Modica scompare, Torino, La Stampa, 2008.
Giovanni Falconieri, Il filatelico che ride. Il dramma di Marina Di Modica. Storia non autorizzata di Paolo Stroppiana, Torinocronaca, Torino, 2006.

Vari casi di Torino e Piemonte (secolo XX)

Claudio Giacchino, L’ultima notte con Martine. 1969: il mistero Beauregard, Torino, Graphot, 2002 e Torino, La Stampa, 2007.
Claudio Giacchino, Doretta & Erika. Vercelli 1975, Novi Ligure 2001, anatomia di due stragi famigliari, Venezia, Marsilio, 2007.
Angelo Caroli, La morte nella valigia, Torino, La Stampa, 2008.
Claudio Cerasuolo, Il sosia, Torino, Fogola, 1996e Torino, La Stampa, 2007.
Bruno Gambarotta, Il postino spara sempre due volte. Il furto del secolo alle poste di Torino. Carta straccia al posto dei miliardi, Torino, La Stampa, 2008.
Claudio Giacchino, Amanti coltelli. Ballerini-Pan, il delitto che appassionò l’Italia, Graphot, Torino, 2000.

Omicidio di Novi Ligure

Claudio Giacchino, Doretta & Erika. Vercelli 1975, Novi Ligure 2001, anatomia di due stragi famigliari, Venezia, Marsilio, 2007.
Rita Di Giovacchino, Delitti privati. Trent’anni di omicidi in famiglia da Maso a Erika e Omar, dai Carretta a Tullio Brigida, dal piccolo Tommy alla strage di Erba, Fazi, Roma, 2007.
Serena Foglia, Anime perse. Laceranti delitti in famiglia Lampi di Stampa, Milano, 2010.
Rosetta Loy, Cuori infranti, Nottetempo, Roma, 2010.

La misteriosa morte di Luigi Tenco

Il cantautore Luigi Tenco, morto il 27 gennaio 1967 a Sanremo, in Liguria, era di origine piemontese, poiché era nato a Cassine, in provincia di Alessandria, il 21 marzo 1938. Per questo motivo e per averlo “vissuto” ai tempi del liceo, ho ricordato questo inquietante episodio, che fa parte dei tanti “Misteri italiani”.
Il materiale cartaceo e quello disponibile on line è piuttosto consistente. Ricordo, in particolare,
il libro di Aldo Fegatelli Colonna, Luigi Tenco. Vita breve e morte di un genio musicale, Milano, 2002. Fegatelli Colonna ha riscritto più volte il libro, via via che scopriva nuovi particolari.
Renato Tortarolo e Giorgio Carozzi, Luigi Tenco. Ed ora che avrei mille cose da fare, Roma, 2007.
Il 5 aprile 2008, il sito Luigi Tenco 60’s - La verde isola ha pubblicato 5 fortissimi elementi che dimostrano l’omicidio del cantautore Luigi Tenco.
Vedi al sito: http://luigitenco60s.forumfree.it/?t=26753305
Vedi anche Lo strano suicidio di Luigi Tenco al sito: http://www.misteriditalia.it/altri-misteri/tenco/

Raccolte di casi criminali

Enrico Gianeri GEC, Torino nera. Cento anni di delitti, Piemonte in bancarella, Torino, 1974.
Gianaria F., Mittone A., Omicidi in città, Torino-Firenze 1993.
Rossotti R., Torino, un secolo di gialli veri, Torino 1994.
Rossotti R., Torino gialla e i suoi misteri, Torino 1995.
Renzo Rossotti Torino gialla e nera : delitti, misteri insoluti, clamorosi casi giudiziari che sconvolsero l'Italia ed ebbero come scenario la metropoli subalpina e il Piemonte / Roma : Newton & Compton, 2004, 264 p.
Renzo Rossotti, Torino cent’anni di gialli veri, Torino, Il Punto, [2000] 320 p.
Piergiorgio Oderda, Giorgio Ravasi, Granda… così. 1960-1985, vol. 2ƒ, EDA, Torino [delitti in provincia di Cuneo].
Piero Abrate, Il Piemonte del crimine : storie maledette : omicidi, stragi e violenza nei casi piu inquietanti della cronaca nera, Genova, Servizi editoriali, 2005, stampa 2006.
Massimo Centini, Torino criminale. Malavita, droga, passioni. Delitti e fatti di sangue nella città subalpina, Roma, Newton Compton, 2006, 286 p.
Massimo Centini e Andrea Accorsi, i grandi delitti italiani risolti o irrisolti, Roma, Newton Compton editori, 2005, 574 p.

Il caso non risolto de I PUGNALATORI - Guido Giacosa

In occasione del centenario della morte di Giuseppe Giacosa, ho ricordato il padre Guido, già reso celebre da Leonardo Sciascia con "I pugnalatori" (Torino, 1976). Sul tema, ho pubblicato due articoli:

Il magistrato Guido Giacosa e l’irrisolto caso de I PUGNALATORI

Oltre n. 16, giugno luglio 2006, pp. 64 - 67. - Leggi l'articolo.

La congiura dei Pugnalatori. Il padre di Giuseppe Giacosa si scontra con la mafia palermitana

Canavèis n. 9, Primavera estate 2006, Salassa, 2006, pp. 59 - 61. Leggi l'articolo.

In questi due articoli ho fatto notare che Paolo Pezzino, docente di Storia contemporanea all' Universita' di Pisa, ha proposto una lettura del caso del tutto opposta a quella di Sciascia, basata sullo studio di documenti del ministero di Grazia e Giustizia e della Questura di Palermo associati ad una attento esame degli incartamenti privati della famiglia Giacosa. L'interpretazione del professor Pezzino è assai critica anche nei confronti di Guido Giacosa.

Paolo Pezzino, La congiura dei pugnalatori. Un caso politico giudiziario alle origini della mafia, Marsilio, Venezia, 1992.

L'uccisione del dirigente FIAT Erio Codeca'

Lorenzo Gianotti, Un mistero degli anni 50: Codecà, 1998, 90 p.; [Dattiloscritto,].
Lorenzo Gianotti, L’ enigma Codecà. Uno sparo in Via Villa della Regina, Torino, Spoon river, 2002, 221 p.
Lorenzo Gianotti, L’enigma Codecà, Torino, La Stampa, 2007.


Roberto Gremmo, Il delitto Codecà
Il “Boia della Valsusa” e il misterioso omicidio che nel 1952 fece tremare Torino
Araba Fenice, Boves, 2019, p. 184.

La mia recensione

Due casi nella provincia di Alessandria


Giuseppe Bonavoglia, L’ultima trista impresa di Pippone di Varzi, Com. Mont. Valli Curone Provincia di Alessandria, Alessandria, 1989.
D’Urso D., Un fosco delitto, Nuova Alexandria, anno VIII (2002), n. 8, pp. 9-10.

La Jena di San Giorgio

Maurizio Bonfiglio, Maddalena Serazio, La iena di San Giorgio. La vera storia di Giorgio Orsolano un serial killer piemontese, Torino, Il Punto, 2003, 142 p.

I misteri di casa Agnelli

Giuseppe Puppo, Ottanta metri di mistero, Koinè nuove edizioni, Roma, 2009.

Antonio Parisi, I misteri di casa Agnelli, ed. Aliberti, Roma, 2011.

Gigi Moncalvo, I lupi & gli Agnelli. Ombre e misteri della famiglia più potente d'Italia, Vallecchi, Firenze, 2009.

Gigi Moncalvo, Agnelli segreti. Peccati, passioni e verità nascoste dell'ultima "famiglia reale" italiana, Vallecchi, Firenze, 2012.

 Le morti misteriose di Emanuele Cacherano di Bricherasio e di Federico Caprilli, sono ricordate dal romanzo di Giorgio Caponetti, Quando l'automobile uccise la cavalleria, Marcos y Marcos, Milano, 2011.

Crimini a Torino (secolo XIX)

Bruno Signorelli, Una “macchina infernale” ed una bottiglia di veleno: due delitti insoluti nella Torino della Restaurazione, “Studi Piemontesi”, 1988, vol. XVII, fasc. 2, pagg. 495-505.

Enigmi storici

Massimo Centini, Chi uccise il conte rosso? Indagine intorno al presunto omicidio di Amedeo 7° di Savoia, Dronero, L’arciere, 2000.
Massimo Centini (a cura di), Ucciderò Vittorio Amedeo II, Il Punto, Torino, 1995.

L’insurrezione dei Socques del 1853

Roberto Gremmo, Montanari contro il tricolore. L’Insorgenza valdostana del 1853 e l’opposizione popolare a Cavour, Storia Ribelle, Biella, 2005.
Roberto Gremmo, La rivolta di Torino contro Cavour nel 1853, Storia Ribelle 13, inverno 2002-2003, pp. 1177-1183.
Roberto Gremmo, Stregoni e malfattori di campagna, Storia Ribelle, Biella, 2006.
Roberto Gremmo, I briganti biellesi. Rapinatori, oziosi, disertori, ladri di strada ed altri malfattori di metà Ottocento, Storia Ribelle, Biella, 2008.

Le insorgenze nel Piemonte napoleonico

Michele Ruggiero, Briganti del Piemonte napoleonico, Torino, Le bouquiniste, 1968.
Michele Ruggiero, La storia dei briganti piemontesi, 1796-1814, Torino, Piemonte in bancarella, 1983.
Michele Ruggiero, Piemonte nel tempo. Dai Celti ai Saraceni, dai briganti a Paolina Borghese, Torino, Il punto, 1992.
Michele Ruggiero, La storia dei briganti piemontesi, 1796-1814, Pinerolo, Alzani, 1998.
Marco Albera e Oscar Sanguinetti, Maggiore Branda de’ Lucioni e la “massa cristiana”. Aspetti e figure dell'insorgenza anti-giacobina e della liberazione del Piemonte nel 1799, Torino, Libreria Piemontese Editrice, 1999.
Alessandro Mondo, I briganti del Piemonte. Dal crepuscolo del Regno di Sardegna agli albori dell’Unita d’Italia, le armi e le gesta di banditi, assassini e tagliagole braccati dall’esercito e dalla fame, prefazione di Gianni Oliva, Roma, Newton Compton, 2007 e 2011.
Alessandro Mondo, O la borsa o la vita. Storie di banditi, avventurieri e idealisti in Piemonte tra rivoluzione e restaurazione, Scarmagno, Priuli & Verlucca, 2010.
Massimo Viglione, Rivolte dimenticate. Le insorgenze degli italiani dalle origini al 1815, Roma, Città nuova, 1999; 2. ed. 2001; 3: ed. 2009.

La pena di morte nel Regno di Sardegna

Francesca Di Caprio Francia, Un genovese per niente qualunque. Giacomo Borgonovo avvocato, Genova, Log, 2003.
Gian Vincenzo Omodei Zorini, Una polemica del 1853 negli Stati Sabaudi. Forca e ghigliottina? La pena da preferirsi, Almanacco Piemontese 1995, Viglongo, Torino, 1994, pp. 63- 70.
Agostino Della Sala Spada, L’ultima forca di Torino, Almanacco Piemontese 1999, Viglongo, Torino, 1998, pp. 223- 234
Agostino Della Sala Spada, Nel 2073! Sogni d’uno stravagante, Casale Monferrato, 1874, rist. anast. Edizioni dell’Orso, Alessandria, 1998: La Giustizia a’ miei tempi pp. 182-196; Continuo a parlare della così detta Giustizia de’ miei tempi pp. 196-206.
Relazione della Commissione composta dei profess. e dott. Berruti, Demichelis, Garbiglietti, Freschi, Sella, e Demaria relatore incaricata di proporre una risposta da trasmettersi al signor Guardasigilli intorno al modo da preferire nell’applicare la pena di morte, (letta alla R. Accademia Medico-Chirurgica di Torino nella sua adunanza del 1 aprile 1853).
Sul modo da preferirsi nell’applicazione della pena di morte cenni dei professori Secondo Berruti e Carlo Demaria, Tip. Marzorati, Torino, 1853.
Sul modo di applicare la pena della morte. Considerazioni dei dottori L[uigi] Batta[g]lia e F[ilippo] Defilippi, Membri della R. Accademia di Medicina ecc. ecc., Tip. Favale, Torino, 1853.
Sulla pena di morte nelle sue relazioni colla fisiologia e col diritto. Memoria dei dottori Giambattista Borelli (Chirurgo della Spedale Maggiore dei Ss. Maurizio e Lazzaro) e Antonio Zambianchi (Ripetitore nella Facolty´ medico- chirurgica di Torino), Tip. Nazionale, Torino, 1854.
Umberto Levra, L’altro volto di Torino risorgimentale. 1814- 1848, Torino, 1988, Ist. Storia Risorgimento It. Vedi: Capitolo 7. Una polizia occhiuta, una forca tarlata, un boia filosofo.
Umberto Levra, Il bisogno, il castigo, la pietà. Torino 1814-1848, in AA.VV., Torino e Don Bosco, Torino 1989.
Carlo Bonfanti, La pena di morte nel Piemonte albertino, Studi Piemontesi, 1982, fasc. 2, pp. 360-367.
Pier Luigi Albini, professore di filosofia del diritto, Lezioni accademiche, Torino, 1852 (citato da Giornale Abolizione Pena di Morte).
Ferdinando Venturini, Alcuni cenni sulla pena di morte, Mortara, 1856, (citato da Giornale Abolizione Pena di Morte).
A. Pierantoni, Dell’abolizione della pena di morte, Torino, 1865.
De Gaetani, Sull’abolizione della pena di morte, Torino, 1865.
Pasquale Stanislao Mancini, Per l’abolizione della pena di morte, Torino, Botta, 1865.
Paolo Jano, Il campo scellerato, Torino, 1880 [pena di morte a Torino].
Saverio Fino, Tra le pagine del “Liber mortuorum”, in L’arciconfraternita di S. Giovanni Battista Decollato... nel VII cinquantenario della fondazione, Torino, S.E.I., 1928, pag. 42.
Nicolis di Robilant L., Vita del Venerabile Giuseppe Cafasso, vol. II, Torino, 1912.
Siniscalco M., Il problema della pena di morte e la legislazione penale dello stato unitario (1859-1889) in AA VV, Il vecchio per il nuovo. Contributi alla storia d’Italia. 1870-1970, Torino, 1970, pp. 365-394.
Torre Navone C., Note sull’Arciconfraternita della Misericordia e la sua chiesa in Torino in Arte, pietà e morte nella Confraternita della Misericordia di Torino, Quaderni dell’Arciconfraternita della Misericordia, Torino, 1978, p. 39.
Venè G. F., Appendice: Breve storia italiana della “massima pena” in Pena di morte, Milano, 1984, pp. 235-251.
Giacomo Borgonovo, Il patibolo, il carnefice ed il paziente: ventiquattr’ore di storia, Genova, Lavagnino, 1865 (prima edizione) e 1868 (seconda edizione).
Parnisetti C., La pena capitale in Alessandria e la Confraternita di S. Giovanni Decollato”, Bollettino storico bibliografico subalpino XXIX, Torino 1927, p. 353.
D’Urso D., La pena di morte in Alessandria, Nuova Alexandria, anno IV (1998), n. 3, pp. 36-37.
D’Urso D., Alcune note per la storia della pena capitale in Alessandria, Rassegna economica della Provincia di Alessandria, 2001, n. 3, pp. 58-62.

La banda Cavallero

Renzo Rossotti, Denti di lupo : la banda Cavallero : terrore a Torino e a Milano Torino : Il punto, 2005, 136 p.
Carlo Moriondo, Guerra alla città, AEDA, Torino, 1967.
Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus, Kriminal Tango, edito da Marco Troppa.
Olga Piscitelli, Colpo grosso. Bande e solisti della rapina all’italiana, Zona 2005 - pp. 160.

Il caso di Diabolich (via Fontanesi a Torino)

Lello Vecchiarino, Diabolich. Il mistero di via Fontanesi, Foggia, Edizioni del Rosone [1997], 129 p.
Maurizio Ternavasio, Il delitto di via Fontanesi. Un caso di cronaca nera nella Torino degli anni '50, Torino, Anteprima, 2004, 79 p.
Maurizio Ternavasio, Diabolich. L’assassino di via Fontanesi. Il misterioso delitto di Borgo Vittoria, Torino, La Stampa, 2008.

La strage di Villarbasse

Venè G., Pena di morte. Quelli di Villarbasse: gli ultimi giustiziati in Italia, Milano 1984.
Renzo Rossotti,  Villarbasse. Cascina fatale, Torino, Il Punto, 2002, 159 p.
Villarbasse – La cascina maledetta, volume a fumetti sceneggiato da Leonora Sartori e disegnato da Sergio Marcoccia, BeccoGiallo, Padova, 2009.

Il bandito anarchico Sante Pollastro

Giovanni Luigi Brignoli, Le confessioni di Pollastro, Vulcano, Bergamo, 1995.
Marco Ventura, Il campione e il bandito. La vera storia di Costante Girardengo e Sante Pollastro, Milano, Il saggiatore, 2006, 303 p.
Santo Pollastro. Un uomo coraggioso e carico di altruismo, cura e nota introduttiva di Alberto Ciampi,  profilo biografico di Aurelio Chessa,  Cecina, Archivio Famiglia Berneri, 1994.
Massimo Novelli, Cavalieri del nulla. Renzo Novatore, poeta. Sante Pollastro, bandito; prefazione di Giovanni De Luna, Casalvelino Scalo (SA), 154 p.
Gian Domenico Zucca u stuk, Sante Pollastro. Il bandito in bicicletta, Alessandria, I grafismi Boccassi, stampa 2003, 287 p.
Luigi Balocchi, Il diavolo custode, Meridiano zero, Milano,  2007 (romanzo).
Massimo Novelli, La furibonda anarchia. Vite di Renzo Novatore, poeta e Sante Pollastro, bandito, Araba Fenice, Boves, 2007.

Il caso Bruneri-Canella, noto come lo Smemorato di Collegno

Vincenzo Vescovi, Una causa celebre. Bruneri-Canella. Ricordi e curiosità, Longo e Zoppelli, Treviso, 1942.
Leonardo Sciascia, Il teatro della memoria, Einaudi, Torino, 1981.
Lisa Roscioni, Lo smemorato di Collegno. Storia italiana di un’identità contesa Torino, Einaudi, 2007 e 2009.
Francesco Carnelutti, Controvento, Napoli, Morano, 1961, stampa 1962.
L’uomo che smarrì se stesso. Indagine sullo smemorato di Collegno, o
puscolo pubblicato in occasione della mostra tenutasi al Museo della Città di Collegno dal 13 al 29 marzo 2009.

Cervo Bianco

Girolamo Bevinetto, Le avventure di Edgardo Laplante. Capo Cervo Bianco, Graziani e Giuliani, Torino, 1927.
Ernesto Ferrero, Cervo Bianco. Romanzo, Mondadori, Milano, 1980.
Ernesto Ferrero, L’anno dell’indianoEinaudi, Torino, 2001 (romanzo).
Renato Martinoni, Il tramonto degli dei, Storia e romanzo di Cervo Bianco, Edizioni Ulivo, Balerna, 2004.

Il bandito Francesco Demichelis, detto il Biondin

Domenico Roccia, Il “Biondin”, Vercelli, La Sesia, 1958 [Bandito vercellese Francesco Demichelis detto il Biondin].
La storia del biundin: le famose gesta del leggendario bandito Demichelis, Vercelli : [s. n.] Numero unico (dic. 1980) [Francesco Demichelis detto il Biondin].
Arnaldo Colombo, La risaia del Biondin : leggenda di brigante, EOS, 1998 [Francesco Demichelis detto il Biondin].
Arnaldo Colombo, L’ultimo ballo del “Biondin”, Santhià, GS Editrice, 2005, 160 p.
Giuseppe Zucca, Sangue a Ferrera. Le vicende del Biundin e del Muret briganti di risaia, Castello d’Agogna, Arti grafiche Stemat, 2005, 76 p.

Il caso di Luigia Sola Trossarelli

Laura Trossarelli, Condannate Luigia Sola! Storia di una delinquente, Araba Fenice, Boves, 2007.

A Torino desta molto scalpore il processo che vede come principale imputata una donna, Luigia Sola Trossarelli, accusata di essere la mandante dell’uccisione del suo ex amante, Francesco Gariglio, avvenuta nel 1876 in via Artisti, dove Gariglio possedeva una fabbrica di cioccolato. Questo processo si svolge a Torino dal 27 giugno 1877 al 14 luglio 1877 presso la Corte d’Assise e siedono sul banco degli imputati anche i complici della Trossarelli, tra cui il facchino esecutore materiale del delitto.

Luigia Trossarelli è uno dei primi soggetti criminali femminili studiati da Cesare Lombroso, giunto a Torino nel 1876, come professore ordinario di medicina legale presso l’Università: anche sulla base della perizia che ha eseguito sulla Trossarelli, Lombroso metterà nero su bianco il suo studio La donna delinquente, la prostituta e la donna normale, apparso nel 1893 e scritto in collaborazione con l’allievo, e genero, Guglielmo Ferrero.

Il caso Trossarelli, oltre che in questo libro scritto da una discendente di Luigia Sola, è stato studiato dagli addetti ai lavori anche in tempi recenti: Camalleri A. e Ricci M., Il processo Trossarelli, in Modelli, giudizi e pregiudizi: materiali per una storia di fine secolo (Dipartimento di Storia moderna e contemporanea - Facoltà di Lettere e Filosofia - Università degli Studi di Roma “La Sapienza” a.a. 1999-2000).

I briganti nel Biellese, Vercellese e Novarese

Tavo Burat, I briganti nel Biellese, Vercellese e Novarese, Edizioni Ieri e Oggi, Biella, 2009, 127 pagine.
Libro postumo di Tavo Burat, Gustavo Buratti Zanchi (1932-2009), poeta, politico, studioso e difensore delle minoranze linguistiche e dell’eretico Dolcino. Il libro, ultimato dalla moglie Bruna, ricostruisce le imprese sanguinarie di un gruppo di banditi (Bangher, Biondin, Colli, Monfrin, Morèt, ecc.) che operavano riuniti in bande oppure da soli, dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento.

Il re dei truffatori

Questo racconto è tratto dal libro di Giovanni Saragat (Toga-Rasa) intitolato "La Giustizia che diverte" (Torino-Roma, 1902).

Leggi il libro di Giovanni Saragat.

leggi il libro di Giovanni Descalzo, La terra dei fossili viventi – Viaggio in Australia (Milano 1938).


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