Polizia di Torino Capitale

Questa pagina NON ha carattere ufficiale e contiene materiale elaborato sulla base di ricerche personali

LA POLIZIA DI TORINO CAPITALE DAL 1848

LA POLIZIA DI TORINO CAPITALE DAL 1848
Dalla nascita della Polizia alle notizie sui Commissariati della Questura di Torino
a cura di Milo Julini e Paolo Valer

La ricognizione su un aspetto ancora poco noto delle vicende Risorgimentali: la nascita, a Torino nel 1848 di una Polizia democratica e la sua evoluzione normativa e organizzativa, nel corso del “Decennio di Preparazione cavouriano”, sino a raggiungere il modello via via adottato nelle nuove Province del Regno d’Italia.

Le vicende evolutive del Corpo sono state caratterizzate da processi discontinui e travagliati, spesso culminati in scioglimenti e ricostituzioni, in cambi di denominazioni e di obiettivi, in brusche riduzioni od espansioni degli organici, ma i mutamenti di denominazione, di uniforme, di dipendenza, di status civile o militare non hanno mai significato mutamento di funzioni e di compiti e, come all’atto della fondazione, continuano oggi ad essere quelli della conservazione dell’ordine pubblico e della tutela della sicurezza della collettività.

Pagg.: 272 - Formato 20,5x29,5 cm - Brossura con alette   -  Prezzo: € 28,00
Leggi la presentazione nel sito di Daniela Piazza Editore 

I "Ricordi di questura" di Federico Giorio (1882) e "Il vampiro di Munch" di Alessandro Maurizi (2014) al Salone internazionale del libro di Torino 2014

Al Salone internazionale del libro di Torino del 2014 ho conosciuto Alessandro Maurizi, sovrintendente capo della polizia di stato e scrittore di Viterbo, che nel suo secondo libro giallo, intitolato “Il vampiro di Munch”, mette in scena il suo personaggio, Marco Alfieri, poliziotto semplice con un grande fiuto di investigatore, affiancato dall’amico giornalista, Francesco Waldman.

Questo romanzo di Alessandro Maurizi contiene molti riferimenti dotti, in primo luogo nel titolo suggerito dal quadro di Edward Munch, poi alla psicoanalisi e al decadentismo, ma quello che mi è apparso più interessante sono le vaste citazioni riprese dal pamphlet “Ricordi di questura” scritto da Federico Giorio, apparso a Milano nel 1882, vera e propria condanna senza appello della polizia italiana, che destò scalpore e costò un clamoroso processo a Giorio, che per un certo tempo aveva fatto parte dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza.

Copertine dei due libri

Foto con Alessandro Mauriz

Poliziotti d'Italia tra cronaca e storia prima e dopo l'Unita'

Poliziotti d'Italia tra cronaca e storia prima e dopo l'Unità

a cura di RAFFAELE CAMPOSANO - Ufficio Storico della Polizia di Stato, Quaderno 1, Roma, 2013

E' stato presentato al Salone del Libro 2013 dal dottor Raffaele Camposano, Primo Dirigente della Polizia di Stato e direttore dell'Ufficio storico e del Museo della Polizia di Stato.

La Copertina - L'Indice - Foto 

La Polizia di Torino capitale dal 1848

Ricordo del dottor Aldo Faraoni (articolo su "Civico 20 News")

La Polizia di Torino capitale dal 1848 - Presentazione del libro curato da Milo Julini e Paolo Valer (Daniela Piazza editore) (Programma XXVI Salone Internazionale del Libro)

Leggi l'articolo su "Civico 20 News"

La Polizia del Regno di Sardegna nel 1847

In alcune delle storie della Polizia che ho letto, uno degli errori più frequenti consiste nell'attribuire alla Amministrazione di Pubblica Sicurezza istituita nel 1848, anche la figura dell'Intendente Generale di Polizia, che diventa così una sorta di capo della Polizia. In realtà l'Intendente Generale di Polizia, previsto per le città di Torino e di Genova e la cui attività doveva iniziare col 1° gennaio 1848, cessò di esistere con l'istituzione dell'Amministrazione di Pubblica Sicurezza (Decreto 30 settembre 1848).

Leggi la scheda.

Pier Dionigi Pinelli

Pier Dionigi Pinelli è il Ministro dell'Interno che, nel 1848, istituì l'Amministrazione di Pubblica Sicurezza. Nel 1829, il ministro inglese Robert Peel (1788-1850) aveva creato Scotland Yard, la Polizia londinese i cui agenti sono ancor oggi noti come “bobbies”, dal diminutivo di Robert, nome del loro fondatore. Pier Dionigi Pinelli non rappresentò il Robert Peel del Regno Sardo perché il suo ruolo basilare nell’istituzione dell’Amministrazione di P. S. è oggi praticamente sconosciuto.

Per una erronea interpretazione delle frasi di esordio del regio decreto 30 settembre 1848, si è scritto, e si continua pedissequamente a scrivere, che l’autore della legge fu lo stesso Re Carlo Alberto!

Leggi l'articolo "Pier Dionigi Pinelli e il regio decreto 30 settembre 1848, n. 798: la nascita dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza".

Leggi la Relazione di Pier Dionigi Pinelli, Ministro dell'Interno, al Re Carlo Alberto a proposito della creazione della Amministrazione di Pubblica Sicurezza (R. D. 30-9-1848, n. 798).

Leggi la biografia dei fratelli Pinelli (Pier Dionigi, Alessandro e Ferdinando) e del loro padre Ludovico.

I Pinelli di Cuorgnè. Una famiglia canavesana nel Risorgimento italiano, Canavèis n. 19, Primavera Estate 2011, Salassa, 2011, pp. 65-69.

La famiglia dei Pinelli di Cuorgnè protagonista delle vicende del XIX secolo, Il Canavesano 2011, Ivrea 2010, pp. 52-60.

"Storia della Polizia italiana" a puntate sulla rivista Fiamme d'Oro (da 2002)

Nel 2002, la rivista “Fiamme d’Oro” aveva iniziato la pubblicazione a puntate di una mia “Storia della Polizia italiana” con particolare attenzione alla Polizia di Torino Capitale dal 1848 al 1865; erano anche previsti dei cenni sul periodo successivo, fino a giungere alla legge di riforma del 1981. La pubblicazione si è interrotta alla puntata n. 18, per motivi che non è il caso di esaminare in questa sede. L’esposizione si è quindi arrestata dopo la ricostruzione delle “giornate di sangue” del 21 e 22 settembre 1864 a Torino.

Puntata 1 - Puntata 2 - Puntata 3 - Puntata 4 -  Puntata 5 - Puntata 6 - Puntata 7 - Puntata 8 - Puntata 9 - Puntata 10 - Puntata 11 - Puntata 12Puntata 13 - Puntata 14 - Puntata 15 - Puntata 16 - Puntata 17 - Puntata 18 

Simone Gioda - Questore di Torino (1901 - 1903)

Simone Gioda - Questore di Torino (1901 - 1903)

Questa è una storia vera che si potrebbe inserire nella rubrica “La realtà romanzesca”, quella che Mino Milani teneva sulla «Domenica del Corriere». Inizia a Cravanzana (Cuneo) il 10 agosto 1878, quando viene ucciso in un agguato lungo una strada di campagna il dottor Gioda, medico veterinario e sindaco di Cravanzana. Il 10 agosto è una data fatidica: il 10 agosto 1867 è stato ucciso in modo analogo Ruggero Pascoli a Savignano sul Rubicone. Il figlio Giovanni, il noto poeta, dedicherà all’uccisione del padre, rimasta impunita, diverse poesie: X agosto, La cavalla stornaTra San Mauro e Savignano.

Anche nel caso del dottor Gioda, le indagini sembrano languire, non si concretizzano in nessun arresto e l’assassino, o gli assassini, restano ignoti fino a quando entra in scena Simone, il figlio del sindaco ucciso.

Leggi l'articolo.

I Padri della Polizia Scientifica

Sono Salvatore Ottolenghi, Giovanni Gasti ed Ugo Sorrentino, ricordati in un articolo del sito cadutipolizia.it

Apparitore capo di Sicurezza Pubblica Carlo Demartini

Decorato con Medaglia d'argento al Valor Civile, concessa per essersi distinto nell'opera di soccorso in occasione dello scoppio della Polveriera di Borgo Dora, il 26 aprile 1852.

Leggi la scheda.

Leggi "Carlo Demartini" nel sito www.cadutipolizia.it

Giovanni Ferraro

Guardia di Pubblica Sicurezza agli onori della cronaca di Torino risorgimentale (1854).

Leggi la scheda.

Leggi "Giovanni Ferraro" nel sito www.cadutipolizia.it

Domenico Cappa

Domenico Cappa, nel 1859, venne arruolato nelle Guardie di Pubblica Sicurezza. Divenne così la fedele guardia del corpo di Camillo Cavour, col quale condivise, per così dire, anche momenti di vita sentimentale. Domenico Cappa conobbe infatti Bianca Ronzani, amante dello statista. Dopo la morte di Cavour, Cappa fece carriera nella polizia e intorno al 1870 divenne maresciallo delle Guardie di Pubblica Sicurezza di Torino.

Leggi la scheda.

Il Maggiore cavalier Domenico Cappa guardia del corpo di Camillo Cavour - Il Canavesano 2011, Bolognino Editore, Ivrea 2010, pp. 65-66.

Leggi l'articolo.

Vedi "Domenico Cappa" nel sito www.cadutipolizia.it

I Delegati di Pubblica Sicurezza

Il delegato, figura oggi non più esistente, costituiva  il funzionario di grado più basso nella gerarchia della Amministrazione di P. S. Il delegato che operava nelle sedi periferiche come i comuni (delegato mandamentale) rappresentava il vero eroe e il martire della Amministrazione di P. S. Erano grandi le difficoltà di lavoro per questi delegati, causate delle carenze istituzionali che li costringevano a gestire completamente da soli un ufficio, senza collaboratori ed impiegati, in una problematica coabitazione con l’autosufficiente caserma dei carabinieri.

Giacomo Frencia e Gerolamo Pelissa: due Delegati di P. S. che hanno operato nella vicenda del brigante Francesco Delpero (vedi scheda). Leggi la scheda dei delegati Frencia e Pelissa.

Leggi l'articolo "Il delegato di pubblica sicurezza di Chivasso (Torino) - 1864", dal sito cadutipolizia.it

Leggi l'articolo "Due medaglia di bronzo al Valor Civile: Delegato di P.S. Giovanni Ferdinando Galimberti e Delegato di P.S. Giulio Calcaprina", dal sito cadutipolizia.it

Giuseppe Amateis, Vice Brigadiere delle Guardie di Pubblica Sicurezza

Il vice brigadiere Giuseppe Amateis nel 1861 era stato premiato con una gratifica di cinquanta lire per avere arrestato i complici dell’allora celebre ladro torinese Giuseppe Pavia. Morì nell’ospedale Mauriziano di Torino la sera del 5 dicembre 1862, a causa di una ferita alla coscia destra che aveva determinato una infiammazione cancrenosa.

Leggi la scheda.

Vedi "Giuseppe Amateis" nel sito www.cadutipolizia.it

Giacinto Chiapussi, primo Questore di Torino Capitale

Giacinto Chiapussi, originario di Susa, è un sagace investigatore della Polizia torinese nel c.d. "decennio di preparazione" cavouriano e diviene il primo Questore di Torino Capitale del Regno d'Italia (1861).

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Leggi l'articolo di "Piemonte mese" di marzo 2008.

Vedi "Giacinto Chiapussi" nel www.cadutipolizia.it

Giuseppe Voglino

Giuseppe Voglino, guardia di pubblica sicurezza addetta alla questura di Torino, muore in seguito alle ferite riportate nella sera del 28 ottobre 1869, mentre con altri due colleghi tentava di sedare una rissa.

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La morte di Giuseppe Voglino è una delle due storie di poliziotti nella vecchia Torino che ho raccontato nell'antologia "C'era una volta l'Ottocento", Neos Edizioni, Rivoli, 2012.

Vedi "Giuseppe Voglino" nel sito www.cadutipolizia.it

Domenico Carmarino

Domenico Carmarino, Questore di Torino
(Robbio Lomellina, 19 maggio 1853 - Torino, 18 marzo 1915)

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Vedi "Domenico Carmarino" nel sito www.cadutipolizia.it

Pietro Soro

Pietro Soro, che la malavita di Torino ribattezzò lë student (lo studente) attribuendogli capacità quasi sovrannaturali, era nato a Bassignana, in provincia di Alessandria, nel 1859. Dopo il servizio militare, si arruolò nella Pubblica Sicurezza nel 1882 e andò in pensione nel 1909 col grado di maresciallo: svolse tutto il suo servizio a Torino.

Leggi la scheda. 

Claudio Cerasuolo, Delitti d’autore, Ivrea, Priuli & Verlucca, 2002.
Cerasuolo ha tratto dagli archivi tre storie vere di inizio ‘900 e le ha raccontate mettendo in scena, con qualche volo di fantasia, i personaggi del capo della mobile Falzoni, del brigadiere Soro e del giornalista Cini.

Argomenti diversi

Grande parata delle Guardie di PS - Uno spettacolo ardito e pittoresco

Dalla "Gazzetta del Popolo" del 9 ottobre 1961, la descrizione di questa manifestazione delle Guardie di P. S. svoltasi a Torino nell'ambito delle manifestazioni di Italia '61, primo centenario dell'Unità d'Italia.

Leggi l'articolo. (La qualità del microfilm non è buona!)

Leggi l'articolo "Incontro con Giovanni Berardi, figlio del Maresciallo Rosario Berardi, Medaglia d’oro al Valor Civile" dal sito cadutipolizia.it


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